L’Assessorato alle Culture della Città di Trani in occasione della Giornata delle Memoria organizza un concerto gratuito di altissimo profilo.
Il 27 gennaio 2019 alle ore 20:30 presso la Sala Cinema del Palazzo delle Arti Beltrani si terrà il
CONCERTO DELLA MEMORIA
con il DUO DIOMEDE ZABEO
Voce Giulia Diomede
Pianoforte Silvano Zabeo
Inizio del concerto con “I canti della memoria”,
musiche di Marco Podda per mezzosoprano e pianoforte
ADONAI MA ADAM di Davide Gentilli
NAARIZCHO tradizionale – elab. Marco Podda
V’NENU SIRENO tradizionale – elab. Marco Podda
DAKHÒ DEKHITANI Salmo 118, 13-20
BARÙCH HABA di Marco Podda
AVINU MALKEINU di Max Jankowski
SHALOM CHAVERIM tradizionale
E poi a seguire
Salmo 136
Mendelssohn op. 19 n.2
Lo zio Coso di Alessandro Schwed (editore Ponte alle grazie, 2005)
Mendelssohn op.102 n.6
Sinossi a cura di Marco Podda
Mendelssohn op.19 n.6
Lo zio Coso di Alessandro Schwed (editore Nuovadimensione, 2010)
Mendelssohn op.19 n.4
Così giovane così ebreo di Marc-Alain Ouaknin
Mendelssohn op.62 n.3
Il cantante del lager di Eno Mucchiutti
Mendelssohn op.67 n.5
Cantare di Primo Levi
Mendelssohn op.30 n.6
Il cantante del lager di Eno Mucchiutti
Mendelssohn op.30 n.3
Lo zio Coso di Alessandro Schwed
Mendelssoh op.102 n.3
Il lamento del vecchio giovane ebreo di Fery Fölkel
Mendelssoh op.85 n.2
Lo zio Coso di Alessandro Schwed
DUO DIOMEDE ZABEO
Voce Giulia Diomede _ Pianoforte Silvano Zabeo
Il Giorno della Memoria è la commemorazione internazionale dedicata alle vittime dell’Olocausto, istituita nel 2005 nel corso dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
La ricorrenza si celebra ogni anno il 27 Gennaio, giorno in cui nel 1945 i reggimenti dell’Armata Rossa irruppero nel campo di concentramento di Auschwitz, liberando i prigioneri.
SINOSSI
“Per chi non è ispirato, lo Shulchan Aruch è come il rigo
di un oratorio per quelli che non sanno leggere le note musicali:
per l’ebreo devoto è pieno di cori e di arie.
La legge ebraica è per lui musica sacra. Il Divino canta nelle azioni nobili. Lo sforzo dell’uomo altro non è che il contrappunto alla musica della Sua volontà.”
(Abraham Yoshua Heschel)
Il canto ebraico è patrimonio di tutti, nel senso più ampio del termine: viene tradizionalmente conosciuto e praticato dai ricchi e dai poveri, dal sapiente e dall’ignorante, dall’operaio e dal commerciante; il suo contenuto musicale e letterario si riferisce ad una esperienza esistenziale comunitaria di cui tutti si sentono parte in causa. Il fatto che questo canto incarni in qualche modo una situazione e una tradizione culturale e religiosa e nazionale propria al popolo ebraico nel suo complesso, spiega almeno in parte perché sia stato affidato, per quanto concerne la parte musicale, alla memoria collettiva e perché, almeno sino a tempi molto recenti e con pochissime eccezioni, sia anonimo.
Il canto per tali e tanti altri motivi può a ben diritto identificarsi nell’anima del popolo ebraico che ha subito la Shoah e pertanto la Giornata della Memoria “istituita al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della
propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” non potrebbe aver altro miglior testimone.
(Marco Podda)